Erasmus+ KA2: Travelling Raises an Inclusive Partnership-The 6th Mobility

Erasmus +

Travelling Raises an Inclusive Partnership

The 6th Mobility

Slovakia : Zilina

6th-10th June 2022

Codice attività 2019-1-SK01-KA229-060651_2


Comunicato di diffusione della mobilità in Slovacchia dal 6 al 10 Giugno 2022

 

   L’istituto C.A. Dalla Chiesa di Afragola conclude una progettazione europea con l’ultima mobilità in Slovacchia.

La mobilità in Slovacchia svoltasi dal 6 al 10 Giugno 2022 è stata quella di chiusura del progetto Erasmus+ 2019-SK01-KA229-060651 “TRIP – Travelling Raises An Inclusive Partnership” ed ha sintetizzato gli ultimi due incontri in presenza previsti dal progetto, uno per docenti ed alunni ed un altro per i soli coordinatori  presso la scuola “Súkromná Stredná Odborná Škola Pro Scholaris” di Žilina.

I temi di queste mobilità sono stati “Health and SPA Tourism & Evaluation of a Tour” e “Implementation of knowledge from TRIP to school curriculum”, dunque, se una parte del gruppo ha continuato a sviluppare gli obiettivi principali del progetto lavorando fattivamente al tema previsto, dall’altra tutti i coordinatori  hanno studiato i meccanismi di implementazione del progetto affinchè esso non resti fine a se stesso ma assuma un’eco nei curricula delle singole scuole europee.

 Il nostro gruppo era rappresentato da tre docenti: Maria Ferrara, Guglielmo Sessa e Giancostanzo Di Placido, dalla D.S.G.A. dott.ssa Anna Rita Auriemma,  e cinque studenti: Antonio Salzano, Antonio Cafaro, Antonio Polito, Francesco Salzano, Giuseppe Daniele. Il programma è stato molto intenso con tante attività svolte durante i sei giorni di permanenza. Il primo giorno la scuola ospitante ci ha presentato le attività svolte nei vari corsi di studio, abbiamo quindi visitato le classi dove i ragazzi erano impegnati nella preparazione dei test di fine anno. Gli studenti hanno poi presentato ai partecipanti una serie di siti slovacchi patrimonio UNESCO. Nel seguito della giornata i docenti coordinatori si sono recati presso l’Università Cattolica di Ružomberok per un workshop. Gli studenti e i docenti si sono poi recati nel centro storico di Žilina dove sono stati suddivisi in gruppi ed hanno partecipato ad una Treasure Hunting che aveva come scopo la conoscenza delle bellezze della città. Alla fine di ogni tappa ciascun gruppo doveva rispondere a delle domande e raccogliere foto che dovevano essere inviate su un padlet, appositamente predisposto, della piattaforma Kahoot. La giornata si è poi conclusa nella cittadina di Rajecké Teplice dove abbiamo visitato le terme di Aphrodite con una visita guidata al famoso hotel e ai suoi preziosi ambienti con decorazioni in oro. Il secondo giorno gli studenti hanno presentato le località termali di ciascun paese e hanno poi partecipato ad una lezione interattiva sugli aspetti organizzativi e promozionali del turismo termale. La piacevole serata invece è stata dedicata allo spettacolo di musica e danza organizzato nella vecchia sinagoga di Žilina dove studenti e docenti si sono esibiti in canti e balli tipici del proprio paese. Il terzo giorno ci ha visti impegnati in varie escursioni come quella dello straordinario sito UNESCO di Dobšinská Ice Cave, quindi per pranzo ci siamo trasferiti a Levoča e dopo una breve visita alla cittadina ci siamo recati al meraviglioso castello di Spiš situato sul promontorio che sovrasta la città di Spišské Podhradie ed il grazioso villaggio di Žehra. Anche il quarto giorno è stato denso di impegni con la visita al villaggio di Terchova e del  parco in onore dell’eroe nazionale Slovacco Juraj Janosik, poi della cittadina di Oravský Podzámok e dello splendido castello di Orava considerato uno dei più belli della Slovacchia nonché set cinematografico del celebre film del 1922 su Nosferatu. Infine il quinto giorno è stato dedicato alla valutazione del viaggio con una discussione finale che ha visto studenti e docenti confrontarsi sul tema della mobilità. La cerimonia conclusiva del progetto con la consegna dei certificati di partecipazione si è tenuta nello splendido castello di Budatin, anche esso patrimonio UNESCO. Questo è stato probabilmente il momento più coinvolgente del viaggio in quanto i ragazzi ed i docenti che hanno partecipato alla mobilità si sono congedati, ma l’amicizia che hanno stretto rimarrà e continuerà oltre questo progetto. L’essenza dell’Erasmus è dopo tutto proprio quella di fare nuove conoscenze, sviluppare le competenze linguistiche e promuovere gli scambi culturali tra i paesi partecipanti.

I commenti degli studenti sull’esperienza vissuta:

«Sono davvero felice di aver avuto La possibilità di poter partecipare a questo progetto erasmus aprendomi a nuove tipologie culturali. Anche se è un viaggio dedicato all’ istruzione sono riuscito a divertirmi davvero molto stando a casa di una nuova famiglia e conoscere le loro abitudini stravolgendo la mia solita routine quotidiana, anche grazie al gruppo che si è formato che è diventato in pochi giorni una vera e propria famiglia perché nella nostra diversità di cultura noi tutti alla fin fine eravamo ragazzi curiosi e con tanta voglia di divertirci».

Cafaro Antonio 3Ci

«Questo progetto Erasmus, con la seguente partenza per la Slovacchia, è stato per me un occasione per ampliare le mie conoscenze culturali e linguistiche, sin dall’arrivo adattandomi al loro stile di vita che è diverso dal nostro, ma anche andando a socializzare con i gruppi delle altre nazioni, ed è secondo me il miglior modo per cercare di abbattere una barriera linguistica che per quanto si possa essere bravi a parlare altre lingue risulta diverso poi farlo dal vivo con una persona che non conosci, ed è a mio parere l’esperienza più bella che si possa vivere.
Perché comunque è incredibile come in pochi giorni e non ostante le difficoltà linguistiche si riesca a creare un legame così forte andando a vivere esperienza che non avrei mai pensato di fare sia con il mio host che con la famiglia, ma anche con le amicizie che si possono fare la, ovviamente io momento della partenza è sempre il più triste, anche se comunque è possibile coltivare queste amicizie nella speranza di rincontrarci un giorno.
Detto ciò a mio parere il progetto Erasmus è il miglior progetto che ci possa essere per dei ragazzi della nostra età, e che possa dare esperienza ed emozioni come queste, spero di partecipare ad altri progetti del genere in futuro.
E ci tengo a ringraziare i professori che ci hanno accompagnato il Slovacchia e soprattutto la prof. Ferrara che è colei che ha reso tutto ciò possibile.
Grazie di cuore
».

Salzano Francesco 4Ar.

«Il progetto Erasmus in Slovacchia è stato un viaggio fantastico. Inizialmente, prima del viaggio, pensavo fosse un viaggio che potevo anche evitare di fare, ho provato quasi una sensazione dì allontanamento. Ma ora posso dire tranquillamente che è un’esperienza che rifarei. Ho trovato un paese totalmente diverso che non mi aspettavo assolutamente di trovare. Le amicizie instaurate sono state tante e il tempo passato è finito veramente in fretta.».

Salzano Antonio 4Ci.

«Questo progetto mi ha dato la possibilità di avvicinarmi alla realtà di un altro mondo, diverso dal mio , con un’altra famiglia , con altri amici e con tantissime altre bellezze culturali. Mi sono sentito come se fossi a casa e quindi per poco non ne ho sentito la mancanza. Ciò che questo progetto mi ha lasciato è di un valore inestimabile. Ai ricordi di posti bellissimi , di storie da raccontare , di esperienze vissute, di nuove amicizie formate e di tanti nuovi cibi provati e di esperienze fatte per la prima volta non si può dare un prezzo. Ringrazio tantissimo l’ospitalità del posto, gli studenti amichevoli e soprattutto i docenti che mi hanno dato la possibilità di partecipare a questo progetto e che ci hanno accompagnato durante il percorso. Quest’Erasmus avrà per sempre un posto nel mio cuore e nel modo in cui osservo le cose perché mi ha dato una nuova prospettiva.
Grazie mille , davvero grazie
».

Polito Antonio 4Di.

«Questo progetto mi ha dato la possibilità di conoscere meglio la felicità. Il relazionarmi con nuove persone, essere ospitato da una famiglia e relazionarmi con chiunque mi ha dato la possibilità di far uscire il me un’altro carattere, cosa che non sono riuscito a fare fino ad ora.
All’inizio pensavo di non essere a mio agio , ma alla fine questa mia preoccupazione è diventata una sorta di incoraggiamento per potere parlare in un altra lingua e quindi sentirmi bene. Ringrazio veramente tanto tanto la famiglia che mi ha ospitato
».

Daniele Giuseppe 4Bi.

La referente del progetto

Prof.ssa Maria Ferrara

Il dirigente scolastico

Prof. Vincenzo Montesano

 


Image gallery: